Questa guida spiega le regole principali della pronuncia norvegese. Può essere utile se ti stai avvicinando allo studio della lingua e necessiti di una spiegazione di base per pronunciare correttamente le parole, ma anche se conosci già un po’ di norvegese e vuoi uno schema riassuntivo con la pronuncia corretta a portata di mano.
Chiaramente quest’articolo non può coprire ogni aspetto. Se hai dubbi ti consiglio di consultare un dizionario oppure chiedere ad un madrelingua norvegese. Nella guida utilizzo come standard il Bokmål come viene parlato nella regione di Oslo. Le regole di pronuncia del nynorsk, sono molto simili a quelle del bokmål, con alcune eccezioni. Ci sono però delle differenze regionali e, in diversi casi, esiste più di una pronuncia corretta e accettata. Questo vale soprattutto nella pronuncia della r, per cui, all’interno delle tabelle, trovi dei file audio con due voci diverse.
L’alfabeto norvegese
In questo video vengono dimostrate tutte le 29 lettere dell’alfabeto norvegese
Ti senti confuso? E’ normale. Un madrelingua italiano necessita di un po’ di tempo per abituarsi a tutti questi suoni nuovi ma, con un po’ di pazienza e la giusta
attenzione, tutti possono apprendere la pronuncia corretta.
Iniziamo ad esaminare le vocali.
Le nove vocali norvegesi
Ecco un file audio in cui vengono scandite tutte le vocali:
Le prime tre vocali – a, e, i – sono pronunciate in modo abbastanza simile a quelle della lingua italiana. Invece per le altre vocali norvegesi ci sono delle differenze.
O si pronuncia come la u in italiano
U ha un suono che si può comparare alla vocale iniziale della parola inglese uniform.
Y per molti italiani è di difficile articolazione, perché ha un suono a metà tra la u norvegese e la i.
Infine eccoci alle ultime tre vocali: æ, ø, å
Æ viene pronunciata come una e molto aperta
Ø è molto simile alla ö tedesca.
Å è assimilabile alla o italiana.
Tutte le vocali possono essere sia lunghe che brevi. Si tratta di una distinzione molto importante, che molto spesso causa qualche difficoltà nelle persone non abituate a fare i conti con la lunghezza delle vocali.
Solitamente una vocale davanti a una sola consonante è da considerarsi lunga. Invece una vocale davanti a consonanti raddoppiate è (quasi) sempre breve.
Inoltre, in genere, una vocale davanti a due consonanti differenti è breve.
lunga o corta? | esempi | file audio |
---|---|---|
Vocale corta | kanne, bitt, hoppe, vinne | |
Vocale corta | anke, spurv | |
Vocale lunga | bil, hus, pen, hvile |
Evidentemente, ci sono però delle eccezioni a queste regole. Per esempio alcune parole, usate molto di frequente, hanno la vocale breve nonostante quest’ultima sia seguita da una sola consonante. Sono parole come han, hun, men, til, vil, skal
Le vocali o, u, e
In diversi casi, le vocali e, o, u si pronunciano in modo differente dalla regola generale.
La o spesso si pronuncia con il suono della o italiana, soprattutto quando rappresenta una vocale breve.
La u può avere il suono della u italiana, ma solo nei casi in cui rappresenta una vocale breve.
La e in diversi casi si pronuncia come la vocale æ, e in una parola – de (essi, loro) – come se fosse una i.
Ecco alcuni esempi.
pronuncia vocale | esempi | file audio |
---|---|---|
o come in italiano | tog, sove, hoppe | |
u come in italiano | bukse, munk | |
e come vocale æ | der, herre | |
e come vocale i | Nel pronome “de” |
I dittonghi
I dittonghi più comuni in norvegese sono ei, ai, au e øy. La au non viene pronunciata come au in italiano ma rappresenta invece un suono proprio del norvegese, come anche øy.
Si tratta di suoni che per gli italiani spesso sono difficili e per questo motivo è importante esercitarsi con attenzione per imparare a pronunciarli in maniera corretta. Ecco un file audio con i dittonghi e le parole stein (pietra), hai (squalo), sau (pecora) e øye (occhio).
In questo video vengono dimostrate delle parole con la versione lunga e corta di ogni vocale. Vi spiego anche alcune parole con un dittongo.
I suoni delle consonanti norvegesi
Imparare le regole generali della pronuncia delle consonanti è piuttosto semplice. Nella prima tabella sono incluse esclusivamente le consonanti che possono essere di maggiore ostacolo per un madrelingua italiano.
La g viene pronunciata come in italiano “gatto” e la j suona come la y come in “yogurt” e “yoga”.
La h invece crea qualche complicazione: in norvegese deve essere pronunciata!
In questa tabella la r viene dimostrata con due voci diverse, una con l’accento di Trondheim (sopra) e una con quello di Bergen (sotto). Si tratta di una
differenza regionale e si può scegliere liberamente in che maniera pronunciare questa consonante.
La s in norvegese sempre è sorda (senza voce), come in italiano “sasso”.
consonanti | esempi | file audio |
---|---|---|
G | genser, gul | |
H | hode, hage | |
J | jente, jul | |
R | reise, ro, lur | |
s | snø, asbest, sebra |
In posizioni specifiche, alcune consonanti sono mute o hanno una pronuncia differente. Alcuni suoni sono anche rappresentati da combinazioni di consonanti.
La d finale spesso è muta. Purtroppo non ci sono regole molto chiare per la pronuncia della d finale e in caso di dubbio è meglio consultare un dizionario.
Riguardo la t finale, la regola principale è di pronunciarla sempre, tranne i questi casi: la parola det e la forma determinativa dei sostantivi neutri.
Anche le consonanti g e h in alcuni casi sono mute. Mentre davanti alle vocali i e y, la g viene pronunciata come j.
Infine ci sono anche kj e sj/skj che rappresentano infatti due suoni diversi.
In questa tabella troverai un riassunto delle regole supplementari per le consonanti:
consonanti | esempi | file audio |
---|---|---|
d muta | sild, vind, med | |
eg come ei | jeg, meg, regn | |
gj, g+i/y | gjøre, gi, gyse | |
hv, hj | hva, hjul | |
kj, k+i/y | kjøtt, kino | |
sj, skj, sk+i/y | sjakk, skjegg, ski, sky | |
t muta | det, huset |
Cinque consonanti – c, q, w, x e z – sono poco usate e si trovano solo in parole di origine straniera. Invece di utilizzare queste lettere, si preferisce traslitterarle in un sistema più affine alla lingua norvegese. Ecco alcuni esempi:
sjåfør (autista), konjakk, kvalifisere, klovn, praksis, sebra.
Accentazione
Nella maggioranza dei casi viene accentata la prima sillaba di una parola. Esistono però tantissime eccezioni, soprattutto nelle parole straniere; inoltre in diversi casi l’accentazione può essere influenzata da un prefisso. Ad esempio l’accento cade sempre sulla seconda sillaba in parole con il prefisso be-, er- o ge-.
In parole con il prefisso for-, l’accento cade più spesso sulla seconda sillaba, ma può cadere spesso anche sulla prima. In questa tabella si trovano alcuni esempi:
accento | esempi | file audio |
---|---|---|
seconda sillaba | betale, bestille, gebyr, erfaring | |
prima sillaba | fordel, fordom, forord | |
seconda sillaba | forfatter, fordi, forbi, fortelle |
Ci sono anche altri prefissi che influenzano l’accentazione delle parole. In aggiunta, come abbiamo già visto, nelle parole straniere l’accentazione è spesso diversa da quella tipicamente norvegese. Come sempre se hai dei dubbi è utile consultare un buon dizionario o chiedere ad un madrelingua norvegese.
Per impararne di più
L’intenzione di quest’articolo è stata di darvi un’introduzione alla pronuncia della lingua. Per ottenere delle informazioni dettagliate vi consiglio il dizionario norvegese online dell’editore Gyldendal. Contiene dei file audio che spiega la pronuncia ed è stato recentemente aggiornato.
Se hai bisogno di ulteriori spiegazioni o consigli può essere di grande supporto seguire delle lezioni di lingua norvegese. Lynganor organizza corsi di norvegese online con un insegnante madrelingua. Durante le lezioni viene data molta attenzione alla pronuncia. Come cliente di Lynganor avrai anche accesso a diverse risorse online che possono essere molto utili nello studio della pronuncia e della lingua in generale.
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