Il norvegese – lingua facile o difficile?

Il norvegese è una lingua facile o difficile per un italiano? Non si può rispondere a questa domanda solo con sì o no, ma l'intenzione di quest'articolo è di darvi un'idea più chiara del quesito.

Una domanda che mi viene fatta molto spesso è se il norvegese possa considerarsi una lingua facile o difficile da imparare. Rispondere a questo quesito può rivelarsi una sfida. Tutto dipende dalla tua situazione specifica, in particolare dalle tue abilità linguistiche e dalle tue conoscenze di altri idiomi. Con questo articolo vorrei comunque provare a dare una risposta al quesito. Ti consiglio di leggerlo, sia che tu abbia intenzione di studiare il norvegese, sia che tu ne abbia già una conoscenza di base. Potrebbe anche interessarti perché spinto da un tuo generico interesse per altre lingue e culture, o come semplice arricchimento personale.

Le sfide del vocabolario norvegese

Per un italiano il vocabolario norvegese può essere un ostacolo. Essendo di origine latina, l’italiano ha delle similitudini con altre lingue come il francese e lo spagnolo. Invece il norvegese è una lingua germanica, così come lo è l’inglese. Studiando il norvegese, e conoscendo l’inglese, scoprirai facilmente delle similitudini sia nell’uso del lessico sia nella costruzione delle frasi.

L'influenza del norvegese in inglese

Con la presenza dei vichinghi in Inghilterra la lingua anglosassone, già germanica, si avvicinò ancora di più alle lingue scandinave. Oggi ci sono più differenze ma una parte del vocabolario inglese è ancora di origine “nordica”. Nella tabella ne troverai alcuni esempi. NB! Tutti gli esempi norvegesi in questo articolo sono del Bokmål, la variante scritta più usata.

Italianofinestrauovocoltelloospitegamba
Inglesewindoweggknifeguestleg
Norvegesevindueggknivgjestlegg

Dopo l’epoca dei vichinghi le due lingue si sono evolute in due maniere differenti. L’inglese odierno ha tante parole di origine francese e latina, mentre il norvegese ha un vocabolario che ne evidenzia la marcata origine germanica. Il tedesco e l’olandese sono altre lingue germaniche, con un vocabolario che assomiglia a quello norvegese. Se hai già studiato una di queste lingue lo studio del norvegese sarà sicuramente più fluido.

Ma tralasciamo per ora la spiegazione “teorica” e osserviamo alcuni esempi. Ecco un elenco di diverse parole e la loro traduzione:

Italianocasapipa, cannapidocchionocelibrocorrente
Inglesehousepipelousenutbookstream
Olandesehuispijpluisnootboekstroom
TedescoHausPfeifeLausNussBuchStrohm
Norvegesehuspipelusnøttbokstrøm

Anche in italiano ci sono parole di origine scandinava come “troll, fiordo e sci”. Questi termini sono conosciuti anche in inglese e in diverse altre lingue. Non furono però introdotti dai vichinghi ma si diffusero soltanto nell’epoca moderna.

Le frasi norvegesi

Molti italiani fanno degli errori nella costruzione delle frasi norvegesi. Se lo si conosce ci si può aiutare con l’inglese, perché anche in questo caso ci sono delle similitudini.

Ecco un esempio: “Non ci sono stato” in norvegese diventa:

Jeg har ikke vært der

In inglese si direbbe: I have not been there

che è anche la traduzione letterale della frase norvegese. La traduzione letterale in italiano diventerebbe:

“Io ho non stato li”

In tedesco questa frase si costruirebbe in una maniera completamente diversa. Ma ci sono anche altri casi in cui il norvegese si riferisce più al tedesco che all’inglese. Ad esempio: “Adesso devo andare” in norvegese diventerebbe

nå må jeg gå

In tedesco le parole seguirebbero lo stesso ordine:

Jetzt muss ich gehen

La traduzione letterale italiana diventerebbe invece: “Adesso devo io andare

In conclusione: per studiare il norvegese la conoscenza dell’inglese potrebbe essere d’aiuto per molti aspetti, mentre per altri si rivelerebbe più utile quella del tedesco.

Adesso ti propongo un po’ di musica. Questo signore ha fretta e dice “adesso devo andare“.

I facilissimi verbi norvegesi

Avendo studiato l’italiano come lingua straniera, ho investito tanto tempo ed energia nello studio dei verbi. Se studi il norvegese questo non è necessario; è molto più semplice!

Te lo dimostro con uno schema:

Italianoio sonotu seilui/lei ènoi siamovoi sieteloro sono
Norvegesejeg erdu erhan/hun ervi erdere erde er

Questo è facilissimo. Ed è così anche per tutti gli altri verbi, anche al passato:

“Io ero” – jeg var; “tu eri” – du var

Che meraviglia!

I generi dei sostantivi

Come in italiano anche in norvegese devi conoscere il genere del sostantivo. Secondo i dizionari il norvegese ha tre generi: maschile, femminile e neutro. Conoscere il genere può spesso essere una sfida per uno straniero. Secondo quali regole si può capire che bil (macchina) è maschile, bjørk (betulla) è femminile e hus (casa) neutro? La forma della parola qui non ti aiuta, dunque lo devi semplicemente sapere!

Ma fortunatamente puoi essere facilitato da altre considerazioni. Un articolo e la forma di un aggettivo ti possono dare delle informazioni molto utili. Per esempio si dice:

en gul bil (m) – “una macchina gialla”

ei gul bok (f) – “un libro giallo”

et gult hus (n) – “una casa gialla”

Ma devi fare attenzione se vuoi dire “la macchina”. In questo caso l’articolo determinativo si pospone al sostantivo, formando con esso una nuova parola.

Quindi:

“la macchina” diventa bilen,

“il libro” diventa boka,

“la casa” diventa huset.

In generale va benissimo abituarsi a questo. È più difficile imparare il genere di tutti i sostantivi. Comunque nel Bokmål si può semplificare utilizzando il genere maschile al posto del femminile (boka può diventare boken). Se fai sempre così ci sono sole due categorie da memorizzare invece di tre.

Per sostantivi il genere non può cambiare: bil è sempre maschile; hus è sempre neutro. È anche preferibile essere coerente nell’uso della forma scelta (se una volta scrivi boken, e dopo scrivi boka potrebbe sembrare un po’ strano!).

L’uso del femminile è una questione di stile. E la scelta di stile influenza anche altri aspetti della lingua. Farne un uso corretto è difficile anche per i norvegesi stessi! Ma io direi che non sarà necessario preoccuparsene. In fondo si tratta di dettagli che in realtà non possono  causare problemi di comprensione.

Æ, Ø, Å: le strane vocali norvegesi

In norvegese ci sono nove differenti vocali caratterizzate da altrettanti differenti suoni. Le ultime lettere dell’alfabeto norvegese sono le vocali æ, ø e å. Ad una prima analisi potrebbero apparire un po’ strane, per cui è meglio darne una spiegazione.

Le vocali a, e e i sono pronunciate più o meno come in italiano. La o norvegese si pronuncia come la u in italiano, e la u un po’ come la u in inglese e francese. La y rappresenta un suono tra u e i. Ma si emettono anche altri suoni per cui furono create le lettere æ, ø e å.

nove vocali norvegesi

Inoltre si utilizzano le combinazioni di vocali come ei, au e øy. Ecco un file audio con la pronuncia di queste parole: sau (pecora), øy (isola) e stein (pietra):

In norvegese è anche importante poter distinguere le vocali lunghe da quelle corte:

tak (tetto) – takk (grazie), hyle (urlare) – hylle (scaffale), ren (pulito) – renn (gara di sci)

Hai sentito la differenza di pronuncia? Come puoi notare questa differenza è importante perché cambia il significato della parola. Secondo la mia esperienza un italiano può imparare le pronunce corrette delle vocali norvegesi; si tratta solo di esercitarsi e praticare.

Le regole della pronuncia – e le eccezioni

Ci sono alcune lingue, come lo spagnolo, che generalmente si pronunciano così come si leggono. Altre lingue, come l’inglese e il francese, seguono regole differenti. Il norvegese si trova tra queste due posizioni. Comunque la lingua scritta moderna è anche il risultato di diverse riforme. O meglio le lingue scritte, visto che il norvegese ne ha due varianti.

L’indirizzo negli ultimi 100 anni è stato quello di scrivere più o meno “come parla la gente”. Questo implica anche scrivere le parole così come vengono pronunciate. Per questo motivo anche le parole straniere sono state adattate all’ortografia norvegese.

Quando la k si sente, si scrive. E se senti il suono s, allora lo scrivi.

Quindi:

sjåfør (autista), konjakk, sentrum, ekstra, sebra, sjampinjong. kakao

Anche alcune parole inglesi sono state adattate al sistema norvegese e si scrive:

tøff, kul e røff (invece di tough, cool e rough).

Ma in realtà l’ideale ortofonico non è mai stato realizzato completamente. Ci sono delle regole per la pronuncia norvegese ma anche tante eccezioni, come ad esempio le vocali che possono essere pronunciate in più di una maniera. Avevo già accennato che la O si pronuncia come la U in italiano, ma in molti casi si pronuncia esattamente come la O italiana. E la U spesso si pronuncia come U in italiano, e non come detto in precedenza.

Ecco alcune parole per esemplificare:

gul (giallo)bunn (fondo)funn (trovata)
lukke (schiudere)lomme (tasca)rope (gridare)
sove (dormire)tog (treno)hoppe (saltare)

Hai sentito? Per questo fenomeno ci sono delle regole, ma anche delle eccezioni alle stesse regole. Fortunatamente è un qualcosa che si può imparare, ma che deve anche e sempre essere esercitato.

Adesso parliamo delle consonanti. In diversi casi specifici alcune consonanti possono essere mute. Questo riguarda le consonanti h, v, j e t in alcune circostanze. Una sfida più grande riguarda la lettera d. Molto spesso alla fine di una parola è muta, ma ci sono diverse eccezioni.

Purtroppo le regole di pronuncia conosce tante eccezioni e qui non ti posso spiegare i dettagli. Ti consiglio quest’articolo se hai bisogno di approfondire la tua conoscenza della pronuncia norvegese.

Contadini e preghiere – i toni del norvegese

Ascoltando (ma non capendo) i norvegesi, forse hai l’impressione che facciano sempre delle domande. Sembra essere così perché verso la fine della frase, molto spesso, il tono si alza. Ovviamente non possono sempre essere delle domande. Infatti in norvegese per formulare una domanda devi organizzare le parole in un altro ordine.

Questo non significa che la melodia in norvegese non sia importante, anzi ci sono addirittura dei toni che cambiano il significato delle parole. Ecco alcuni esempi:

bønder (contadini)loven (la legge)gjenta (ripetere)
bønner (fagioli, preghiere)låven (il fienile)jenta (la ragazza)

Alcuni di voi riusciranno a cogliere una differenza, seppur minima, altri addirittura nessuna. Ma non è fondamentale imparare questo dettaglio perché articolerete una frase più complessa, e contestualizzata, che i norvegesi capiranno lo stesso!

Accenti e dialetti in Norvegia

In Norvegia, come in altri paesi, ci sono delle differenze regionali e i dialetti vengono molto usati. A scuola non solo i bambini, ma anche gli insegnanti, possono parlare in dialetto, e lo fanno.

In realtà un po’ fuori da Oslo noterai che la gente parla in dialetto in svariate situazioni. Per uno straniero la presenza dei dialetti può causare difficoltà. Se hai imparato il Bokmål e vai in un’altra regione potrebbe essere difficile capire le persone. In realtà le differenze tra i dialetti norvegesi sono minori rispetto alle differenze tra i vari dialetti italiani.

Se vai a vivere in un’altra regione sarà comunque necessario capire il dialetto della zona. Non dovrai impararlo, basta capirlo! La mia esperienza conferma che in generale gli stranieri riescono benissimo in questo. Per uno straniero tutte queste forme dialettali possono avere un lato positivo. Grazie a questa variazione, infatti, un accento straniero può essere accettato più facilmente.

Conclusione: il norvegese è una lingua facile o difficile?

Dopo aver letto tutto questo articolo forse avrai già tratto una tua propria conclusione. Io direi che, come per ogni lingua, anche in norvegese ci sono diversi aspetti difficili. Anche se un italiano può più abilmente imparare una lingua latina, il norvegese non è una lingua così complessa. E nonostante potrebbero presentarsi delle sfide più o meno ostiche, secondo me puoi tranquillamente impararlo. Lo troverai di sicuro più facile del russo, e probabilmente anche più facile del tedesco. Ovviamente se comincerai a seguire delle lezioni di norvegese, capirai personalmente se è una lingua che fa per te oppure no.

PS: Tutti gli esempi in questo articolo sono del Bokmål, la variante scritta più usata della lingua norvegese. In Norvegia la polemica sulla lingua è stata molto accesa. Se vuoi imparare altre curiosità sulla Norvegia, e sulla lingua norvegese, su questo blog troverai altro materiale di riferimento!


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