Bokmål e nynorsk – lingua norvegese in due versioni

Bokmål e nynorsk sono due varianti della lingua norvegese. Perché c'è questa situazione in Norvegia, e quali sono le differenze? Qui puoi impararne di più.

Perché ci sono due lingue scritte in Norvegia?

La questione della lingua in Norvegia è particolare. Nonostante ci siano altri paesi con più di una lingua ufficiale, come per esempio il Belgio, la Finlandia e il Canada, in questi paesi le lingue non sono mutualmente intelligibili. In Norvegia, però, la situazione è diversa perché si tratta di due versioni ufficiali della stessa lingua – il norvegese.

Per capire questo aspetto della cultura norvegese sarà necessario conoscere un po’ di storia.
Per quattro secoli la Norvegia ha fatto parte del regno danese. Anche la lingua ufficiale era il danese, ma i norvegesi continuavano a parlare in dialetto. L’unione con la Danimarca terminò nel 1814, e il 17 maggio dello stesso anno era pronta la nuova costituzione norvegese. Sempre nel 1814, la Norvegia entrò in un’unione con la Svezia, pur mantenendo la propria costituzione e parlamento nazionali.

Nell’ ‘800 c’erano molte discussioni accese sull’identità e sulla lingua norvegesi. Il norvegese, lo svedese e il danese si assomigliano molto. Una grande parte del vocabolario è (quasi) uguale, ma la pronuncia danese è molto diversa. Grazie alla coscienza nazionale sempre più forte, si rafforzava anche la volontà in Norvegia di sviluppare una lingua scritta indipendente. Due soluzioni diverse vennero proposte ed entrambe avevano i propri sostenitori.

Il conflitto della lingua norvegese

norwegian language conflict

La prima riforma ortografica ebbe luogo negli anni ’60 dell’‘800, quando fu introdotto il principio di scrivere le parole straniere in maniera ortofonica. Questo principio è ancora valido in norvegese, come nelle parole sjåfør (autista), stasjon e sjokolade, e anche tøffkul røff (in inglese rispettivamente: toughcool e rough).

Questo fu solo un inizio: molti volevano andare avanti nel creare una lingua nazionale chiaramente distinta dal danese, partendo dalla lingua scritta già esistente. L’esponente più importante di questa corrente era Knud Knudsen, che promosse l’adozione di una lingua scritta basata sull’ idioma della classe egemone. Il linguaggio dell’élite era simile al danese, pur avendo diversi tratti tipicamente norvegesi, sopratutto nella pronuncia. Verso la fine dell’‘800, la lingua scritta venne gradualmente riformata. Nei primi anni l’idea era di scrivere come parlava l’élite, ma dopo il 1900, molti elementi del linguaggio popolare vennero introdotti nella lingua ufficiale.

Un secondo approccio era molto più radicale. Il progetto di Ivar Aasen era creare una nuova lingua norvegese basata sul parlare delle classi popolari. Aasen fece degli studi sui dialetti cercando di trovare tratti comuni tra di loro. Comparava anche i dialetti con il norvegese antico, la lingua parlata all’epoca dei vichinghi. Aasen diede il nome di “Landsmål” alla sua nuova creazione, promulgandola come una lingua per tutta la nazione. Dopo alcuni decenni questo nome cambiò in nynorsk (Nuovo norvegese), mentre bokmål significa “lingua dei libri”. Attualmente, questi nomi possono essere considerati arbitrari e non è necessario dare un’ interpretazione.

Knud Knudsen, padre del bokmål e Ivar Aasen, inventore del nynorsk
Knud Knudsen (sinistra) e Ivar Aasen / Wikipedia Commons – CC BY

La coesistenza delle due lingue scritte norvegesi sussiste da più di cento anni. Nel frattempo, le due lingue si sono avvicinate grazie a diverse riforme della lingua scritta.
In un paio di generazioni la gente si abituò ai diversi cambiamenti dell’ortografia, del vocabolario e della grammatica. Anche i dizionari e i libri scolastici dovevano essere aggiornati periodicamente.

Per molti anni, la politica ufficiale era di creare una lingua comune, il cosiddetto samnorsk – una lingua mista tra il bokmål e il nynorsk – ma questo progetto naufragò a causa delle troppe proteste. Negli anni ’20 del ‘900, si formò il movimento del riksmål, che rifiutava le riforme ortografiche del bokmål. Della fazione opposta erano i sostenitori del nynorsk che non volevano accettare altre riforme. Posizioni diverse coesistettero per decenni e molti scrivevano la loro madrelingua come più li aggradava.

Durante una gran parte del ventesimo secolo, il conflitto della lingua era tra i più importanti nella società norvegese. Questo attrito è tuttora presente, ma non nei termini del secolo scorso. Ancora oggi la Norvegia ha due lingue nonché due nomi ufficiali: Norge in bokmål e Noreg in nynorsk.


norge noreg
Francobollo con i due nomi ufficiali

Due maniere di scrivere la stessa lingua

Ma quante lingue ufficiali ci sono in Norvegia? A livello nazionale, ce n’è solo una: il norvegese. Bokmål e nynorsk sono nient’altro che due maniere diverse di scriverlo. Il bokmål assomiglia molto all’inflessione della regione di Oslo, mentre il nynorsk può essere considerato piuttosto una lingua scritta. Quelli che lo scrivono parlano tra di loro in dialetto, ma forse in un dialetto che ha molto in comune con il nynorsk.

In Norvegia parlare in dialetto è normale e accettato in quasi tutte le circostanze. Anche a scuola, bokmål e nynorsk vengono spesso considerate solo lingue scritte. Studenti e insegnanti, infatti, possono parlare nel loro dialetto in tutte le lezioni. Le due varianti sono insegnate in tutto il paese, a seconda del posto e della regione. Nei primi anni gli studenti imparano a leggere e scrivere in solo una delle lingue scritte, ma dall’età di 13-14 anni imparano a scrivere anche nell’altra variante.

Il Nynorsk, pur avendo ufficialmente una posizione uguale a quella del bokmål, viene usato piuttosto in regioni remote, soprattutto nella parte occidentale del paese. In queste aree, i bambini imparano a leggere e a scrivere in nynorsk fin da piccoli e nynorsk è anche la lingua di amministrazione nei comuni.

Il bokmål è usato soprattutto nelle grandi città, dove spesso viene considerata la “maniera normale” di scrivere il norvegese. E anche in Norvegia, le grandi città dominano la vita economica e culturale.

Alla televisione non è insolito ascoltare il nynorsk, ma il bokmål è la variante più usata in generale. Tutti i principali giornali nazionali usano il bokmål, come anche le aziende che sono attive a livello nazionale, sia in pubblicità che sui siti web. Si vede il bokmål quando fai il login dalla banca online o se sfogli nel catalogo dell’Ikea. Il Nynorsk ha senza dubbio una posizione meno importante nella società.

Alcuni dicono addirittura che non gli piace il nynorsk. Non vogliono leggerlo e non vogliono sentirlo. Quelli che scrivono nynorsk non possono permettersi un’attitudine simile. Ogni norvegese legge il bokmål, la variante dominante, in tantissime situazioni quotidiane.

Secondo le statistiche, il nynorsk viene meno usato di prima. Se traslocando si lascia una zona nynorsk, in molti abbandonano il nynorsk e cominciano invece a scrivere in bokmål. Il numero di persone che lascia il bokmål per il nynorsk è molto più basso. Nonostante questa situazione, non si può dire che la lingua di Ivar Aasen stia morendo. Il Nynorsk viene molto usato sia nell’ambito privato che in letteratura, in riviste e in giornali regionali e locali. Senza dubbio è ancora una lingua viva.

Paragone tra bokmål e nynorsk

Comparison Nynorsk and Bokmål

La comparazione può cominciare con questa foto dove la prima frase dice “io scrivo in nynorsk”, e la seconda “io scrivo in bokmål”. Come già detto, si tratta di due varianti scritte della stessa lingua e non tanto di lingue parlate. In grandi aree della Norvegia la gente preferisce parlare in dialetto piuttosto che in lingua standard.

Bokmål e nynorsk sono mutualmente intelligibili al 100% – se hai imparato l’uno, capisci anche l’altro senza grandi problemi. Le differenze si vedono piuttosto nei dettagli. Comunque, dalle riforme ortografiche del secolo scorso è anche conseguita molta più libertà di scelta. Ci sono diverse maniere di scrivere il nynorsk, e lo stesso vale per il bokmål. Tuttavia, alcuni modi di scrivere sono generalmente più accettati di altri. Nelle tabelle qui sotto troverai degli esempi di parole che sono comuni in ogni tipo di testo.

L’inventore del nynorsk, Ivar Aasen, voleva evitare le parole di origine straniera, sia del danese che di altre lingue. Studiando i dialetti, e facendo il paragone con il norvegese antico, scelse di usare parole alternative. In questa tabella ne vedi alcuni esempi:

BokmålNynorskItaliano
hjemmeheimea casa
midlertidigmellombelstemporaneo
kjærlighetkjærleikamore

Questi esempi ti possono dare l’idea che la differenza tra bokmål en nynorsk sia abbastanza grande. Comunque, come ho già spiegato, le differenze si manifestano piuttosto nei dettagli. Invece la maggioranza delle parole sono uguali o quasi uguali, come vedi qua:

BokmålNynorskItaliano
østaustest
mermeirpiù
hvakvache (in domande)
hvitkvitbianco

La coniugazione dei verbi norvegesi è molto più semplice di quella italiana. Comunque, è sempre necessario conoscerla e ci sono anche delle differenze tra il bokmål e il nynorsk a questo proposito:

BokmålNynorskItaliano
jeg kommereg kjemio vengo
jeg holdereg heldio tengo
jeg brytereg brytio rompo

Finalmente possiamo anche parlare dei generi dei sostantivi. In nynorsk ce ne sono tre, come in quasi tutti i dialetti norvegesi – maschile, femminile e neutro. Invece nel bokmål, il sistema dei generi può essere più difficile da capire. Puoi utilizzare il sistema con tre generi, ma puoi anche scegliere di limitarti a due, come in danese. Ci sono diverse soluzioni tra di loro e tutto dipende dalla propria scelta e dal tuo stile personale.

Che lingua norvegese devo imparare?

Io sono un insegnante di norvegese e mi viene spesso fatta questa domanda: ” Devo imparare il bokmål o il nynorsk?” Nella maggioranza dei casi, la risposta è bokmål. Solitamente un corso di norvegese significa un corso di bokmål. Ovviamente, puoi anche studiare il nynorsk, ma ci sono meno libri o app che ti possono aiutare. Il bokmål viene usato in tutte le grandi città. Comunque, nelle zone dove viene usato il nynorsk, è accettato scrivere e parlare in bokmål.

L’uso molto esteso dei dialetti è sicuramente una sfida più grande per un parlante non-nativo del norvegese. Se cominci a imparare il norvegese, probabilmente troverai difficile capire la gente in alcune zone. Fortunatamente, non è necessario imparare a parlare in dialetto, basta capirlo. La mia esperienza è che gli stranieri se la cavano, ma ovviamente ci vuole qualche sforzo.


In quest’articolo ho spiegato la storia e la situazione attuale del bokmål e del nynorsk in una maniera generale. Ovviamente ci sono alcuni aspetti che non ho potuto trattare. Se ne vuoi leggere di più, ci sono anche altre risorse su internet, tra l’altro su Wikipedia. Se vuoi imparare altre cose sulla lingua o la società norvegesi, ti potrebbero anche interessare gli altri articoli su questo blog.

Nota: In quest articolo ho parlato della situazione al livello nazionale. Non ho spiegato la posizione di lingue minoritarie, come il sami.


Vuoi imparare di più? Per questo blog ho scritto diversi articoli sulla Norvegia e sulla lingua norvegese.

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